Tricolore WRC, l’inizio promette bene
Piloti trevigiani in evidenza con Signor (Focus) subito protagonista al vertice e Forato (Clio) di nuovo mattatore nella S1600. Buona anche la prestazione di Bardin (Clio R3) mentre nel finale la rottura del cambio ha stoppato Pagnan (Saxo). Questa sera (ore 18) foto di benvenuto al Rally della Marca e brindisi dinanzi al municipio di Valdobbiadene.
E’ cominciato il Campionato Italiano Wrc, ritenuto la serie “cadetta” ma dove possono correre le vetture più potenti e spettacolari. Così il 1000 Miglia a Brescia ha messo in scena subito una battaglia entusiasmante a colpi di derapate e controsterzo nella quale si è imposto Luca Rossetti (Fiesta) davanti a Elwis Chentre e Marco Signor (entrambi su Focus), divisi da soli 4’’2 dopo 100 km di prove speciali. Il dato più importante riguarda i distacchi tutto sommato contenuti che il tricampione europeo ha inflitto ai compagni di podio. Chentre a 19’’ e Signor a 23’’2 dimostrano di aver lottato quasi alla pari con un pilota professionista. SIGNOR-SI’. Il driver trevigiano, in particolare, veniva da oltre sei mesi di stop ricordando la cavalcata trionfale al San Martino dello scorso settembre. Inevitabile, quindi, un po’ di “ruggine” sugli automatismi di guida. “Gara positiva” giudica Signor e si capisce che il terzo posto gli va stretto perché “non eravamo al cento per cento dopo un lungo letargo. Aggiungiamoci un problemino alla partenza con la frizione e l’iniziale divario tra le nostre gomme Fia e le stampo di Rossetti, posso così pensare che avremmo potuto stare più vicini a lui e a ridosso di Chentre”. Il tricolore Wrc è partito comunque con il piede giusto, il destro ben schiacciato sull’acceleratore. Ora bisognerà aspettare metà maggio per il Salento, secondo appuntamento della serie, dove vecchi e nuovi protagonisti si rimetteranno in gioco complicando il duello tra Chentre e Signor. FORATO SUPER. Undicesimo assoluto e primo nella Classe Super 1600. Antonio Forato ha ripreso da dove aveva lasciato, tornando in gran forma al volante di “una Clio che è come un vestito perfetto per me. Alla vigilia ero dispiaciuto di non aver potuto fare alcun test di preparazione. Poi in gara tutto è venuto naturale, ci è bastato un piccolo intervento di regolazione per gestire al meglio le coperture. Anche se non è stato facile, visto e considerato che Arici mi è arrivato dietro a soli 4’’4”. OK BARDIN. Primo giro prudente, secondo giro all’attacco. Gara all’insegna della logica per Gianni Bardin con una Clio R3 preparata dal Power Car Team di Munaretto, consapevole “di dover fare chilometri per prendere confidenza con il mezzo. Davanti a me andavano a tutta, ma è stato fondamentale non fare errori e migliorare progressivamente. Con il budget per quattro gare, vietato sbagliare e fare danni”. Quinto posto di Classe e la convinzione di avere ampi margini di crescita. PAGNAN KO. Il prode Alex era “uomo carro attrezzi al Marca”, sempre disponibile. Poi l’anno scorso il coronamento di un sogno con l’esordio al volante di una piccola N2 e quest’anno l’opportunità di una performante A6. Peccato che al 1000 Miglia “un problema al cambio ci abbia prima rallentanti e poi definitivamente bloccati nell’ultima prova. Ma è stata comunque una bellissima gara contornata di pubblico festante e così ci siamo divertiti un sacco”. Il plurale è per l’amico navigatore Livio Mondin. ‘SCATTO’ DI MARCA. Una foto di benvenuto al Rally della Marca è in programma oggi alle 18 dinanzi al municipio di Valdobbiadene, in piazza Marconi. Sicura la presenza del primo cittadino Luciano Fregonese, del sindaco di Miane Angela Colmellere e di Gianangelo Bof sindaco a Tarzo. Schierate vetture, amici, tifosi e simpatizzanti della corsa che il 19/20 giugno tornerà a brindare sui colli del Prosecco.
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